Come riscoprirsi se stessi nel caotico pentolone della società? Riscoprendo se stessi attraverso la capacità di relazionarsi con gli altri e le emozioni da trasmettere. E quale strumento migliore della musica per comunicare il proprio stato d'animo, la propria persona? Così, lo spettacolo 'Il Caleidoscopio', elaborato dalla cooperativa sociale 'Nardacchione' di Casacalenda, costituisce la punta di diamante di un percorso condito dagli ingredienti appena elencati. Un tragitto costruito per e dagli ospiti della comunità di riabilitazione psicosociale gestita dalla cooperativa.
La prima è prevista domani all'Auditorium comunale di Savignano Irpino, in provincia di Avellino, a partire dalle 18. Dodici piccole scene costituiranno l'ossatura di quello che si presenta come un vero e proprio psicodramma che, di volta in volta, presentarà quanto emerso durante il percorso di musicoterapia intrapreso dagli utenti, cardine essenziale della rappresentazione. Emozioni, relazioni e confronti alla ricerca di un sè capace di individuarsi e mescolarsi con la società che lo circonda. Il tutto con una colonna sonora fatta di note che, per certi versi, perdono il valore tecnico per assumere quello di sfumature di vita. Un lavoro costante che troverà domani il suo riassunto ideale. La sintesi di oltre venti anni di attività della cooperativa, nata nel 1981, specializzatasi nei servizi riabilitativi in area psicosociale e gestore della Crp nata nell'85 a Casacalenda. Ormai realtà consolidata, la cooperativa ha intrapreso percorsi di musicoterapia, come complemento terapeutico, basati sull'apprendimenti di tecniche di rilassamento e movimento da raggiungere con l'utilizzo dell suono di strumenti a percussione. La musica come metafora - quasi - della vita, con il suo andamento lento, allegro, grave: paradigmi della miriade di stati d'animo propri di un individuo. Costante il lavoro degli operatori, coordinati dal maestro Giulio Breasola. Il risuoltato è 'Il Caleidoscopio', la trasposizione spettacolare dell'esistenza in cui quindici attori protagonisti (tra ospiti e operatori) si metteranno in gioco su un copione da loro costruito, ma con la possibilità di improvvisare ed esprimere le proprie impressioni "ad un pubblico che funge da supervisore in un’ottica di interazione e confronto dove l’importante è essere insieme per raccontare e raccontarsi".
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