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domenica 22 gennaio 2012

"Il Centro di salute mentale è finalmente realtà" di Franco Veltro.

Dieci anni fa veniva istituito il Dipartimento di Salute Mentale a Campobasso con relativa nomina del sottoscritto. La situazione all’epoca era di 15 posti letto in reparto, mobilitá passiva, 104 posti nelle residenze psichiatriche, nessun presidio territoriale, una stanza per un ambulatorio “medico” con 5 psichiatri, professionalmente validi e capaci ma in un deserto organizzativo. Un familiare (Sig. S) di un grave paziente psichiatrico ebbe a testimoniare questa situazione con un “benvenuto dottore nella terremotata psichiatria”. Un altro paziente chiamava “mamma” un medico di sesso maschile e diceva che non aveva un padre (Sig. D), poichè nel suo mondo delirante ne negava l’esistenza. Riceveva lunghi ricoveri per l’ assenza di risorse e pratiche di servizio! Dopo dieci anni grazie alla creazione di una squadra di lavoro integrata tra equipe professionale e rete comunitaria il quadro della psichiatria è radicalmente cambiato.


Quel familiare (Sig. S), può essere più tranquillo, perchè grazie a lui e al nostro lavoro basato su progetti individualizzati (ne abbiamo circa 400 per pazienti gravi e gravosi tutti documentati ), il figlio è stato assunto a tempo indeterminato in una azienda. L’altro paziente chiama adesso mamma la propria madre, riconosce i propri genitori, ed è riuscito a rivendicare i propri diritti chiedendo in maniera esplicita (anche con un appello a mezzo stampa) al padre di essere maggiormente rispettoso nei suoi confronti. La rabbia del padre sicuramente avrá peggiorato il suo decorso, ma la consacrazione di un suo diritto, il rispetto della privacy, ottenuto con mezzi leciti, ma forti, ha contribuito probabilmente al buon esito di un disturbo molto grave. Noi lo abbiamo sostenuto anche con 3 tentativi di inserimento lavorativo e oggi in modo autonomo ha cercato un proprio lavoro e regge! Storie ordinarie di lavoro e di complessa organizzazione., certificata tra l’altro dall’Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale (Unasam), la più potente e numerosa confederazione associativa. Infatti l’autorevole Presidente di questa Associazione, Sig.ra Trincas, insieme a due componenti del direttivo, l’illustre Ematologo Prof. Dr. Digilio, e il Presidente Onorario, Dr. Muggia, hanno dichiarato per iscritto in data 04.02.2011 “abbiamo avuto l’opportunità di visitare il Servizio di Psichiatrico di Diagnosi e Cura, ottenendone una buona impressione, e di conoscere il programma di attivitá del Dipartimento” che, continua il testo “ha l’interesse a offrire servizi e interventi di qualità e la sua attività è orientata verso i percorsi personalizzati e il Lavoro di rete. “ E in questo quadro finalmente il Centro di salute mentale per tutti come risultato di una buona orchestrazione che ha comunque avuto in questi 10 anni tanti esiti positivi. La diminuzione dei Trattamenti Sanitari Obbligatori da 39 per anno a 10, la diminuzione dei posti letto da 15 a 8, mobilità attiva, posti residenziali da 104 a 70 e si è pronti a ridurne altri 20. È stato anche attivato un Centro Diurno per 15 pazienti gravi, riferimento nazionale per le buone pratiche che a giorni troverà la sua giusta collocazione logistica! Il progetto Laboratorio Aperto si è evoluto in percorsi ammirati a livello europeo senza che nessuno di noi si dia tanto da fare per pubblicizzare tali pratiche. Sono inconfutabili però i risultati odierni: 50 cesti natalizi con piatti di vetro decorati a cura della cooperativa richiesti dal Belgio. La partecipazione dei nostri utenti in Albania per un progetto di cooperazione internazionale che ha prodotto quella piccola opera d’arte “Messaggio di Speranza” (regia di Mussini) che si può vedere su youtube. Il tentativo sventato di trasformare anche Via Pasubio da dove ha avuto origine il progetto in un piccolo ghetto manicomiale con la gran parte ragazzi invece adesso impegnati in varie aziende ed esercizi commerciali della città. Nell’evoluzione del Progetto Laboratorio Aperto, la nascita dell’Associazione Promosam che abilmente sta gestendo l’iniziativa Cittá del Sorriso (si leggano le informazioni sul sito www. rsmcampobasso.it testimonianza di una rete vasta e diffusa). Infatti il Totem della stazione non è più solo, ora c’è anche quello del Centro di Salute Mentale; 5 istituti scolastici partecipano al progetto e vi sono corsi gratis di comunicazione efficaci per i cittadini. Questi ultimi hanno ripreso a frequentare la consulta Comunale magistralmente presieduta dal Dr. Di Vico che le ha fatto avere un ruolo determinante per l’apertura del CSM. E finalmente una sede decente per i cittadini che hanno atteso questo luogo da trent’anni, atto dovuto e negato, ed ora praticabile grazie ad uno sforzo congiunto tra comunitá e istituzioni, quella comunitá consapevole, disinteressata a giocare un ruolo di paranoia (ahimè a volte tipico tratto di un meridionalismo assistito) e di maligno narcisismo, e che ha saputo invece dialogare con le istituzioni e la cooperazione: Asrem e Regione che vanno ringraziate per gli sforzi economici ed il sostegno, insieme agli enti gestori delle strutture residenziali. Un lavoro grosso insomma per tutti i cittadini e per i giovani, soprattutto per coloro che soffrono di ansia e depressione, i veri problemi del mondo attuale, senza trascurare ovviamente le psicosi e i disturbi di personalitá. In tempi brevi ci si augura si possano aprire formalmente le porte del Centro di salute mentale con una bella inaugurazione, istituzionale e comunitaria, e soprattuto con il sorriso sulle labbra, perchè chi non sa sorridere non è persona seria! E con un sorriso affronteremo le fatiche di questo nuovo decennio.
Dr. Franco Veltro,
direttore Servizi Psichiatrici  Area Campobasso

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