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martedì 8 maggio 2012

Salute mentale: ecco il coordinamento nazionale degli utenti.

C’era anche il Molise alla quinta conferenza della Rete Toscana Utenti della Salute Mentale, tenutasi in provincia di Firenze. Una riunione, tenutasi lo scorso aprile, che ha visto la nascita ufficiale del Coordinamento nazionale degli Utenti della Salute Mentale. Due i rappresentanti degli utenti della regione Molise a quella che è una “data epocale” nella storia della salute mentale e, in generale, della salute. Storica in quanto sancisce la necessità, ormai evidente, di una partecipazione diretta degli utenti ai percorsi decisionali che li riguardano.


Un’esigenza riconosciuta e che si accompagna, come si legge tra i commenti rilasciati in seguito al summit, al bisogno di trovare una soluzione al problema “di cittadinanza e di riorientamento delle priorità e metodiche per chiunque operi in tale direzione”. Ancor più importante è lo spostamento del centro dell’attenzione di ogni intervento o azione. Non più il disagio da curare, bensì la persona, i suoi bisogni ed i desideri. Istanze recepite dal documento costitutivo e che inevitabilmente aprono la strada ad una miriade di riflessioni, uno spettro tanto ampio – e per certi versi pericolosamente esteso – di interrogativi da porsi e da porre specie nelle relazioni, da oggi in poi, che intercorreranno tra utenti ed istituzioni. Quanto l’autonomia soggettiva dei pazienti rivoluzionerà la progettazione e gestione dei servizi? Quanto il protagonismo degli utenti metterà in discussione il modus operandi delle cooperative di inserimento lavorativo, in cui il loro ruolo è storicamente in declino? Queste solo alcune delle questioni sollevate nell’ambito della riunione di aprile. Il solco è tracciato, dunque. L’appello forte all’ascolto di chi vive il disagio da parte di chi – troppo spesso – su di esso legifera dall’alto, è stato lanciato in maniera ufficiale. Quanto le istituzioni resteranno sorde?

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