
Sbagliamo forse nell’affermare
che il Natale è il più celebrato dei sogni collettivi?
Uno degli obiettivi più
importanti della riabilitazione psicosociale è quello della riacquisizione del
diritto di sognare. Nella desertificazione emozionale che la patologia
comporta, obiettivo prioritario del percorso di cura diviene il recupero dei
gesti del quotidiano, gesti piccoli, apparentemente insignificanti ma in realtà
frutto di una storia personale, che proprio attraverso la banalità di quei
gesti, si carica di senso.
Il Natale è uno di quegli eventi
straordinari che potentemente contribuisce alla costruzione dell’identità
personale e sociale, veicolato dalla fede che, modellando la coscienza si fa
cultura. Ed ogni cultura, si sa, trae linfa e sostentamento dalle e nelle
proprie tradizioni.
Nel mondo attuale, nella
cosiddetta “società liquida”, la tradizione rischia di essere spazzata via
dall’affermarsi di una realtà virtuale che altera, ove addirittura non annulli,
le abituali relazioni umane.
La patologia, paradossalmente,
riavvicina l’uomo al senso più profondo dell’esistenza, dando respiro a quel
sistema di valori che altrove appare a forte rischio di estinzione.
Sulla base di tali
considerazioni, il Centro Diurno, quest’anno, dedica la serata di celebrazione
del Natale, al ricordo degli anni passati, ovvero a ripercorrerne i gesti e le
emozioni che hanno dato valore e spessore alla quotidianità e alla continuità,
peculiarità degli interventi posti in essere dall’Equipe del Centro Diurno.
Buon Natale dall’Equipe del
Centro Diurno
Società Cooperativa Sociale Nardacchione
Tel.: 0874/60267
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