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venerdì 9 settembre 2011

Lo stress*

Frequentemente capita di leggere o di parlare di stress, ma se si chiede alle persone di spiegare cosa intendano con questo termine, non é facile ottenere risposte chiare ed univoche. In realtà, quando si parla di stress si fa riferimento ad uno stato di attivazione di alcuni sistemi fisiologici (endocrino, cardiocircolatorio, respiratorio, immunitario e digestivo) in risposta a stimoli, detti stressori, che rappresentano una minaccia (reale o presunta) per l’individuo.


I meccanismi alla base dello stress sono presenti in ogni individuo e sono indispensabili per reagire a situazioni d’emergenza. Esistono vari tipi di stressori, per così dire universali; alcuni di tipo fisico:

  • dolore intenso o prolungato;
  • caldo o freddo estremi;
  • traumi o abusi;
  • infezioni e processi infiammatori;

altri di tipo psicologico:

  • paura;
  • senso di sconfitta;
  • umiliazione;
  • delusione;
  • gioia estrema.

Non necessariamente uno stesso stimolo viene vissuto da tutti come stressante, e seppur stressante può produrre conseguenze diverse da persona a persona. Il fattore principale che determina questa variabilità di risposta, è dato dalla presenza o meno di caratteristiche biologiche (ad esempio alcune sostanze chimiche prodotte dall'organismo) e psicologiche (ad esempio la stabilità emozionale) che servono per fronteggiare lo stimolo.

Di solito se le caratteristiche sono adeguate, le risposte sono di proporzione e durata ridotte e quindi si ha un rapido superamento dello stress, senza conseguenze per la salute; mentre se le caratteristiche sono inadeguate, l’impossibilità di avere un controllo sullo stressore, induce risposte molto marcate e di lunga durata, con conseguenze spesso deleterie per la salute.

Lo stress può essere acuto o cronico.

Lo stress acuto è il più comune e anche quello più facile da superare; pur non producendo danni all’organismo, se si ripete frequentemente, può fare emergere sintomi tipo:

  • irritabilità, ansia e depressione (le tre emozioni tipiche dello stress);
  • tensione muscolare che può determinare cefalea, dolori alle mandibole o alla schiena (se la tensione è particolarmente forte, dolori a legamenti e tendini);
  • problemi gastrointestinali (bruciore e acidità di stomaco, oppure flatulenza, diarrea, stitichezza e dolori intestinali);
  • aumento della pressione e del battito cardiaco, e palpitazioni;
  • estremità fredde;
  • capogiri.

Alcune persone vivono una vita perennemente disordinata; si caricano di mille responsabilità che gli creano non pochi affanni, fanno tutto di corsa e sono sempre in ritardo. Queste persone sperimentano lo stress più frequentemente di altri.

Lo stress è cronico quando una persona si trova in una situazione (ad esempio, matrimonio o lavoro opprimente, ma anche povertà o conflitti etnico-religiosi) da cui non vede via d’uscita, e rimane perciò continuamente esposto ad essa. Le persone che si trovano in questa situazione, col tempo possono assistere alla comparsa di:

  • disturbi d’ansia;
  • depressione;
  • disturbi del sonno;
  • spiccata suscettibilità alle infezioni;
  • disturbi gastrointestinali (colon irritabile, ulcera gastrica e morbo di Crohn);
  • disturbi dell’alimentazione;
  • aumento o riduzione notevole del peso corporeo;
  • malattie della pelle (acne, eczema, psoriasi).





* a cura di Antonio d'Amore, Psicologo e Psicoterapeuta

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