Visualizzazioni totali

venerdì 16 dicembre 2011

Csm di Campobasso: si parte

In tempi di tagli ci vuol coraggio a garantire un servizio ai cittadini. Il coraggio che hanno avuto operatori e forze associative di crederci e lavorare perché anche Campobasso, e i suoi cittadini, avessero un Centro di Salute Mentale. A partire dai familiari degli utenti, passando per le scuole, gli artisti, la gente comune. Insomma, uno storico connubio che ha permesso la realizzazione di quello che è “l’ultimo Centro di Salute Mentale d’Italia: Campobasso era rimasta l’unica città a non averlo”. A dare l’annuncio è stato il direttore del Dipartimento di Salute mentale, Franco Veltro, nell’ambito della riunione della Consulta comunale tenutasi martedì. Consesso partecipato, durante il quale si è idealmente tolto il velo alla struttura di via San Lorenzo. Tutto pronto, dunque, al netto di pochi ritocchi burocratici da apportare in corso d’opera. Già, perché dal 19 dicembre, il Csm di Campobasso sarà una realtà.
O meglio. Dal 19 inizieranno i traslochi delle attività dal Dipartimento alla struttura, mentre dal giorno successivo “saremo attivi”. Per parlare di ‘pieno carico’ si dovrà attendere, comunque, gennaio. Quel che conta, però, è che ormai il dado è tratto, la pratica è giunta al termine: il totem dell’ascolto è stato piazzato all’ingresso. “Ringraziamo la disponibilità dell’Asrem”, ha aggiunto Veltro nel dare le prime informazioni. Riconoscenza all’appoggio garantito dalla struttura sanitaria, con il direttore Angelo Percopo, e dalla Consulta del presidente Sergio Di Vico. A breve anche la definizione del personale, fornito dalla cooperativa “Nuove Prospettive”, che garantirà lo spostamento della maggior parte della attività ad ora ubicate presso le stanze del dipartimento all’ospedale Cardarelli. Il Dsm conserverà, in pratica, il servizio di ricovero (con otto posti letto) ed il day hospital. Tutti gli altri interventi saranno appannaggio del nuovo Csm. Un grande sforzo, visto il regime d’emergenza che costringe il comparto Sanità molisano ad un piano di rientro forzato e che, ad oggi, non permette un organigramma completo per il settore: dei 33 infermieri necessari, la Salute mentale ne ha solo 14; lì dove dovrebbero essere due gli amministrativi, non ce n’è neanche uno. Dati che concorrono a valorizzare lo sforzo fatto dagli operatori, dai familiari, dagli utenti (e loro associazioni) nel voler a tutti i costi garantire un servizio che trascende dall’accezione assistenziale per assumere il senso profondo di dignità, di tutela dei diritti, di civiltà.
Rsm Campobasso

Nessun commento:

Posta un commento