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mercoledì 15 febbraio 2012

Patto per la salute: il punto di vista delle associazioni regionali di distretto.


Di seguito una nota della CARD Italia, Confederazione Associazioni Regionali di Distretto sul nuovo Patto per la Salute,inviata presso la redazione di Sanità news.
“Nella bozza del nuovo Patto per la Salute viene data grande evidenza, al nostro parere correttamente, al tema della “cronicità”. Spiace rilevare che, a fronte di ciò, si ripeta l’errore di volerlo affrontare considerando le cure primarie, giustamente individuate come organizzazione specificatamente dedicata al problema, coincidenti con le attività svolte esclusivamente dalla Medicina Generale e dall’ Assistenza Primaria.

 La Letteratura e i più autorevoli Organismi internazionali (WHO-OMS) sono concordi nel ritenere le cure primarie come un insieme di attività multidisciplinari e multi professionali,integrate fortemente tra loro, che trovano compiuta e reale attivazione non solo nel pieno coinvolgimento di Medici di famiglia, ma anche degli specialisti,degli infermieri, dei fisioterapisti, delle ostetriche, degli psicologi e di qualsiasi altra figura che concorra alla esecuzione delle attività professionali sul territorio, in una cornice di Governance globale affidata al Distretto Sanitario. Tutto questo trova compiuta esplicitazione in Leggi ed indicazioni ministeriali, in una ottica di ricomposizione dell’offerta che coniughi risorse disponibili e bisogni. Atti programmatori che indirizzino verso una monoprofessionalità della presa in carico territoriale e che non prevedano anche un raccordo reale ed efficace con gli ospedali per una concreta continuità di cura ed assistenza, attraverso il pieno coinvolgimento di tutti i professionisti, appaiono spuri e francamente rischiano di produrre ulteriori disomogeneità e dispendio di risorse in un sistema già abbondantemente stressato dalla necessità di razionalizzare, e financo razionare, le propie disponibilità. CARD Italia si augura che un’attenta riflessione del quadro esistente e un suo coinvolgimento, al pari delle altre Società Scientifiche che operano in tal senso,possa contribuire ad evitare quello che oggi appare un reale rischio di lanciare ulteriori riforme prive di contenuti efficaci aprendo pericolosi spazi verso una destrutturazione del Servizio Sanitario Nazionale equo e solidale, con impatto sicuramente negativo sulla salute dei cittadini”.



Fonte:www.sanitanews.it

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