Un gene
strettamente collegato a tratti della personalità come l'ottimismo, l'autostima
e il senso di controllo sulla propria vita è stato identificato da un gruppo di
ricercatori dell'università della California a Los Angeles, che ne danno conto
in un articolo pubblicato in anteprima on line sul sito dei Proceedings of the
National Academy of Sciences.
"Sono
alla ricerca di questo gene da alcuni anni, e non è il gene che mi
aspettavo",ha osservato Shelley E. Taylor, che ha diretto lo studio.
"Sapevo che ci doveva essere un gene per queste risorse
psicologiche."
Il gene in
questione codifica un recettore dell'ossitocina (OXTR) - un ormone che aumenta
in risposta a stress ed è associato a buone abilità sociali - e in una
specifica posizione può resentarsi in due versioni: una variante "A"
(adenina) e una variante "G" (guanina). Diversi studi hanno suggerito
che le persone con almeno una variante "A" abbiano una maggiore
sensibilità allo stress, capacità sociali più povere e un maggior rischio di
problemi di salute mentale.
I
ricercatori sono ora riusciti ad appurare che le persone che in quella
specifica posizione possiedono due "A" o una "A" e una
"G" hanno livelli notevolmente più bassi di ottimismo, autostima e
senso di padronanza del proprio destino rispetto alle persone con due
"G".
"A
volte le persone sono scettiche sul fatto che i geni possano far prevedere
qualsiasi tipo di comportamento o lo stato psicologico. Penso che abbiamo
dimostrato in modo conclusivo che lo fanno", ha detto la Taylor, che ha
però sottolineato che ciò non significa affatto che lo determinino.
"Alcune
persone pensano che i geni siano il destino, che se si ha un gene specifico,
allora si avrà un esito particolare. Non è assolutamente così. Questo gene è un
fattore che influenza le risorse psicologiche e la depressione, ma c'è molto
spazio per i fattori ambientali. Un buon sostegno durante l'infanzia, buone
relazioni, amici e anche altri geni hanno tutti un ruolo nello sviluppo delle
risorse psicologiche, e questi fattori svolgono un ruolo molto importante se le
persone diventano depresse."
Inoltre, ha
aggiunto la Taylor, "più geni si studiano, più ci si rende conto che molti
fattori influenzano la loro espressione."
"L'espressione
dei geni non è sempre stabile", spiega Shimon Saphire-Bernstein, primo
firmatario dell'articolo. "Per caratteristiche fisiche come il colore
degli occhi lo è, ma per la depressione potrebbe cambiare nel giro di una
settimana. I geni sono solo uno di una serie di fattori che contribuiscono al
comportamento, alla malattia e a disturbi come depressione ".
Anche le
persone con la variante "A" sono in grado di superare la depressione
e gestire lo stress: "Non abbiamo trovato nulla - ha detto la Taylor - che
interferisca con l'apprendimento delle competenze di coping", ossia con la
possibilità di trarre vantaggio dalle tecniche psicoterapeutiche per avere un
atteggiamento più ottimista, avere maggiore autostima e un più alto senso delle
proprie capacità di affrontare eventi stressanti.
"All'inizio
- ha scritto la Taylor - ritenevo che la biologia determinasse gran parte del
comportamento; è stata così una sorpresa vedere come le relazioni sociali
potessero chiaramente forgiare la nostra biologia di base, anche a livello di
espressione genica".
Fonte:
Lescienze.it (20.09.2011)
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