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giovedì 24 novembre 2011

Centro di Salute Mentale: diamoci una mossa

Un focus sui tempi di apertura del Centro di Salute Mentale di Campobasso. Questa la base dell'articolo apparso qualche giorno fa sul Quotidiano del Molise. Nessun dubbio sulla necessità, e l'utilità, di un Csm. Quel che, però, viene sottolienato è la necessità di realizzare, portare a termine i lavori ed avviare il Centro al più presto possibile. E ciò per vari motivi. A partire dallo stringente bisogno di dare risposte agli utenti, passando per il soddisfacimento delle richieste dei cittadini. Disagi pratici, insomma, puntualizzati da chi vive l'incognita dell'apertura mentre l'area rischia il degrado, ogni giorno di più. In questo quadro, come blog della Rete della Salute Mentale, riconsciamo l'opportunità di puntare l'attenzione sulla vicenda, spronare ora l'apertura di un dibattito, ora l'attivazione - ognuno per le sue possibilità - dei canali necessari ad accelerare, una volta per tutte, il processo e poter assistere alla consegna di quello che resta un servizio alla città, a tutti i cittadini, senza distinzioni: siano essi utenti, siano essi residenti.
Di seguito, la trascrizione dell'articolo a firma della giornalista Vittoria Todisco e pubblicato il 17 novembre.

Abbiamo assistito al sacrificio dei nostri alberi, gli unici di questa zona di via Garibaldi e di buon grado abbiamo elaborato il lutto accettando l’idea che qui si sarebbe realizzata una struttura indispensabile per le persone affette da disturbi mentali. La struttura è venuta su a singhiozzi intervallata da lunghe pause di fermo del cantiere a periodi di alacre lavoro. Sapevamo che sarebbe stata inaugurata in autunno ma constatiamo che è ancora tutto sotto sopra e inoltre proprio in questi giorni di nuovo si sta intervenendo sui pochi alberi superstiti. Che cosa sta succedendo?”. Già che cosa sta succedendo? Se lo chiedono e ce lo chiedono i residenti della zona di via Garibaldi, via San Lorenzo, via Zuccarelli, via Fede e via Tiberio nel timore che la struttura realizzata alle spalle del vecchio Antitubercolare possa finire nell’elenco delle  tante cose mirabili realizzate e mai utilizzate, che ormai costellano il panorama del capoluogo. E proprio ieri mattina abbiamo assistito ad un sopraluogo effettuato da alcuni familiari dei pazienti della struttura psichiatrica, anche loro preoccupati dell’inattività che circonda l’apertura della struttura che come si ricorda è nata (sulla carta oltre 20 anni fa) fattivamente da meno di un lustro come Centro diurno del Centro di Salute mentale. Sulla indispensabilità di tale Centro e la necessità che esso entri in funzione bene e al più presto sembravano tutti d’accordo fino allo scorso giugno: dal presidente della Regione, Michele Iorio, allo stesso direttore generale dell’Asrem angelo Percopo, e il Sindaco che ospita a Palazzo San Giorgio le riunioni della commissione per la Salute Mentale. Si è parlato allora di inaugurare la struttura il 1 di settembre, prima delle elezioni, ha malignamente pensato qualcuno. Poi l’appuntamento è slittato ad ottobre, poi a novembre e forse finirà così, facendo scorrere inutilmente i mesi che il calendario contiene. Ieri mattina gran fermento, operai che scaricavano mobili, altri che potavano alberi (di quelli che avrebbero dovuto sostituire quelli abbattuti non c’è traccia) via vai di familiari. Già, che cosa sta succedendo? La struttura è finora costata un milione e 200mila euro: realizzazione ed oneri di urbanizzazione compresi e i mobili sono costati oltre 200mila euro. Il tutto mentre i cittadini sono chiamati a fare sacrifici non solo per poter sopravvivere alla lotta quotidiana che impone il crescente costo della vita, quanto per curarsi, per salvaguardare la propria salute mentale in un periodo come questo che vede pericolosamente crescere gli stati d’ansia e depressione”.

Vittoria Todisco
QdM


1 commento:

  1. Desidero rassicurare cittadini, utenti e familiari che il progetto sará avviato come previsto il 15 dicembre, nonostante i ritardi dovuti alle vari difficoltá di tipo tecnico e procedurali. È difficile immaginare dai non addetti ai lavori che occorrono centinaia e centinaia di provvedimenti, interventi, incontri per dar vita a tale attivitá. Non sono sufficienti 12 ore al giorno con il coinvolgimento di almeno 5-6 persone. Lo sforzo dell'asrem, a partire dal Direttore Generale la cui determinazione è stata una chiave di successo, dalla direzione generale e del suo staff, delle Unità operative Affari generali, Provveditorato, Uffucio Tecnico, CED, Uo personale e affari legali, ecc, sulla spinta della Consulta Comunale, il cui Presidente ha seguito passo passo iglù interventi cruciali ed importanti, della direzione generale della sanità della Regione Molise e del suo presidente, di familiari ed utenti ed alcuni giornalisti, compresi quelli del vostro blog, di alcuni consiglieri e dirigenti comunali, sono stati i fattori di grande efficacia.

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