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lunedì 4 aprile 2011

Triangolare di calcetto dei pazienti psichiatrici di Campobasso, Troia (FG) e Skutari (Albania).

VENERDÌ 18 MARZO 2011









Si vola alto per dare un calcio al pregiudizio associato alla malattia mentale: un triangolare di calcetto e di solidarietà tra utenti dei servizi psichiatrici di Campobasso, di Troia (FG) e dei pazienti delle strutture Residenziali di Skutari (Albania)


Come noto l'Associazione Mondiale di Psichiatria (WPA) di concerto con l'Organizzazione Mondiale della Salute (WHO) da anni pone tra le priorità delle azioni di intervento dei servizi psichiatrici “la lotta allo stigma”. Esistono raccomandazioni specifiche su come effettuare queste iniziative, una su tutte avviare azioni concrete, in grado di coinvolgere la comunità (cittadini, in particolare coloro che rivestono un ruolo strategico nella comunità, come giornalisti, imprenditori, ecc.), e soprattutto che non siano episodiche. In quest'ottica è stato organizzato per il 22 marzo un incontro tra le squadre di calcetto dei pazienti di Campobasso, Troia e a Skutari. Sarà presenta il console dott. Roberto Andreotti. L'iniziativa rientra nel programma di de-istituzionalizzazione dei pazienti in Albania nell'ambito del progetto di cooperazione internazionale effettuato dal GAL Molise verso il 2000, su cofinanziamento della Regione Molise capofila nazionale. L'evento proposto dalla direzione del DSM di Campobasso ha avuto già i primi risultati concreti, caratterizzati dal coinvolgimento di imprenditori locali (di Skutari) che hanno sponsorizzato l'iniziativa; qualcuno ha anche assunto un paio di pazienti a tempo determinato. Allo stesso modo sono stati coinvolti gli amministratori locali e la stampa. Tale iniziativa prevede anche la produzione di un cortometraggio che testimonierà attraverso la forma del racconto l'esperienza condivisa in Albania che "insieme si puó dare un calcio al pregiudizio". In conclusione come ama ripetere l'Associazione degli utenti di Campobasso "Basta poco, ma quel poco è tanto".


I RISULTATI DELL'INCONTRO

Nonostante la squadra era in numero ridotto di calciatori perché uno di loro affetto da influenza e quindi senza ricambio, stremati dal viaggio del giorno precedente in ATR 72, da un clima di tifo locale appassionato e numeroso, vistosamente emozionati (soprattutto il portiere nei primi 5 minuti), alla lunga (in termini tecnici follow-up) la squadra di Campobasso dopo essere passata in svantaggio per 4 a zero, grazie anche alle urla dell'allenatore Guglielmio, ribattezzato il Mazzarri del Dsm, si è imposta per uno storico 8 a 6 contro la locale Skutari






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