La scuola
consente infatti non solo di acquisire conoscenze e competenze, ma anche di
socializzare e maturare comportamenti adeguati tramite l'imitazione e di
stimolare la capacità di interagire e di comunicare, in vista di un'autonomia
sempre maggiore.
QUALI METODI UTILIZZARE A SCUOLA? - Secondo l'Osservatorio Scolastico dell'Associazione Italiana Persone Down (AIPD) spesso gli insegnanti chiedono quale sia il metodo specifico da utilizzare con gli alunni. "Noi abbiamo sempre sostenuto che non è possibile individuare strumenti predefiniti o un'unica modalità d'insegnamento valida per tutti, perché c'è grande variabilità individuale. Occorre piuttosto individuare, creativamente e criticamente, delle strategie che sappiano coniugare individualizzazione e percorso collettivo, eventualmente anche utilizzando metodi già esistenti, ma con intelligenza e flessibilità, mettendo sempre al centro l'unicità e la peculiarità della persona". Sul sito dell'AIPD è presente uno sportello informativo sulla scuola che può essere molto utile per gli insegnanti.
NON SOLO SCUOLA - Il percorso verso l'integrazione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down è ancora tutto in salita. La scuola, nonostante le sue difficoltà, rimane il contesto in cui si può realizzare il percorso inclusivo più compiuto, anche se non mancano episodi di inquietanti esclusioni. Il problema maggiore, però, è il progetto di vita, che ancora oggi non riesce a decollare tramite un adeguato raccordo tra scuola e mondo del lavoro. Molto spesso, infatti, benché la L. n. 68/99 tuteli il diritto delle persone disabili al lavoro, con il collocamento mirato e le quote di assunzioni obbligatorie, dopo la scuola non vi sono concrete prospettive lavorative e le persone con sindrome di Down trascorrono la vita limitando sempre più le relazioni sociali ai contesti familiari. Ne può derivare purtroppo un restringimento crescente delle abilità maturate nell'autonomia che, se associato alla mancanza di esercizio nelle competenze acquisite, può comportare una seria retrocessione.
Molto è stato fatto e rispetto al passato le condizioni di vita delle persone con tale sindrome sono decisamente migliorate. Occorre però fare di più, affinché ogni conquista non rimanga fine a se stessa e si realizzi in pieno ogni prospettiva di vita.
APPROFONDIMENTI:
http://www.sindromedidown.it/pagine/home.htm
http://www.sindrome-down.it/
QUALI METODI UTILIZZARE A SCUOLA? - Secondo l'Osservatorio Scolastico dell'Associazione Italiana Persone Down (AIPD) spesso gli insegnanti chiedono quale sia il metodo specifico da utilizzare con gli alunni. "Noi abbiamo sempre sostenuto che non è possibile individuare strumenti predefiniti o un'unica modalità d'insegnamento valida per tutti, perché c'è grande variabilità individuale. Occorre piuttosto individuare, creativamente e criticamente, delle strategie che sappiano coniugare individualizzazione e percorso collettivo, eventualmente anche utilizzando metodi già esistenti, ma con intelligenza e flessibilità, mettendo sempre al centro l'unicità e la peculiarità della persona". Sul sito dell'AIPD è presente uno sportello informativo sulla scuola che può essere molto utile per gli insegnanti.
NON SOLO SCUOLA - Il percorso verso l'integrazione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down è ancora tutto in salita. La scuola, nonostante le sue difficoltà, rimane il contesto in cui si può realizzare il percorso inclusivo più compiuto, anche se non mancano episodi di inquietanti esclusioni. Il problema maggiore, però, è il progetto di vita, che ancora oggi non riesce a decollare tramite un adeguato raccordo tra scuola e mondo del lavoro. Molto spesso, infatti, benché la L. n. 68/99 tuteli il diritto delle persone disabili al lavoro, con il collocamento mirato e le quote di assunzioni obbligatorie, dopo la scuola non vi sono concrete prospettive lavorative e le persone con sindrome di Down trascorrono la vita limitando sempre più le relazioni sociali ai contesti familiari. Ne può derivare purtroppo un restringimento crescente delle abilità maturate nell'autonomia che, se associato alla mancanza di esercizio nelle competenze acquisite, può comportare una seria retrocessione.
Molto è stato fatto e rispetto al passato le condizioni di vita delle persone con tale sindrome sono decisamente migliorate. Occorre però fare di più, affinché ogni conquista non rimanga fine a se stessa e si realizzi in pieno ogni prospettiva di vita.
APPROFONDIMENTI:
http://www.sindromedidown.it/pagine/home.htm
http://www.sindrome-down.it/
Fonte: www.disabili.com
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