Via libera del Senato, con 175 voti a favore, 66
contrari e 27 astenuti, ad un emendamento al decreto contro il sovraffollamento
delle carceri che impone la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari
entro il 31 marzo 2013. Dopo quella data, i detenuti psichiatrici dovranno
essere affidati ad apposite strutture organizzate dalla sanità delle regioni. Alla
proposta ha dato parere favorevole la commissione Bilancio condizionandolo alla
individuazione, tramite un accordo con l’amministrazione penitenziaria e d’intesa
con ciascuna Regione, di una o più strutture sanitarie da destinare all’accoglienza
dei malati.
“ È evidentemente un passo storico per il nostro
Paese. Chiudiamo gli Ospedali psichiatrici giudiziari, chiudiamo strutture che
per ottant’anni sono rimaste uguali a sé stesse, diventando il luogo in cui
celare ciò che per alcuni erano solo ‘rifiuti umani’. L’emendamento discusso
oggi lo permette. Questa norma è un passo epocale per dire un no netto: il
nostro Paese non può e non vuole
tollerare che esista un inferno dei dimenticati”. Così il senatore Ignazio
Marino, presidente della per la chiusura degli Ospedali psichiatrici
giudiziari.
“La legge, così come approvata dal Senato – aggiunge
Marino – indica le caratteristiche e sancisce tempi certi per l’individuazione
delle nuove strutture, interamente a carattere ospedaliero con una rete di
vigilanza esclusivamente esterna, che permetteranno di superare gli ospedali
psichiatrici giudiziari. Il termine è il 31 marzo 2013. Questo voto
responsabilizza tutti, Stato Regioni, magistratura: nessuno potrà più dire ‘ io
non sapevo’ o ‘ io non posso’ , perché 1500 persone internate, nella maggior
parte dei casi senza garanzia delle cure e senza rispetto della loro dignità,
devono da tutti noi essere percepite come una ferita e una vergogna nel nostro
vivere civile”.
Di seguito il link del testo dell’emendamento.
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