Frequentemente capita di leggere o di parlare di
stress, ma se si chiede alle persone di spiegare cosa intendano con questo
termine, non é facile ottenere risposte chiare ed univoche. In realtà, quando
si parla di stress si fa riferimento ad uno stato di attivazione di alcuni
sistemi fisiologici (endocrino, cardiocircolatorio, respiratorio,
immunitario e digestivo) in risposta a stimoli, detti stressori, che
rappresentano una minaccia (reale o presunta) per l’individuo.
I meccanismi alla base dello stress sono
presenti in ogni individuo e sono indispensabili per reagire a situazioni d’emergenza.
Esistono vari tipi di stressori, per così dire universali; alcuni di tipo
fisico:
- dolore intenso o prolungato;
- caldo o freddo estremi;
- traumi o abusi;
- infezioni e processi infiammatori;
altri di tipo psicologico:
- paura;
- senso di sconfitta;
- umiliazione;
- delusione;
- gioia estrema.
Non necessariamente uno stesso stimolo viene
vissuto da tutti come stressante, e seppur stressante può produrre conseguenze
diverse da persona a persona. Il fattore principale che determina questa
variabilità di risposta, è dato dalla presenza o meno di caratteristiche
biologiche (ad esempio alcune sostanze chimiche prodotte dall'organismo) e
psicologiche (ad esempio la stabilità emozionale) che servono per fronteggiare
lo stimolo.
Di solito se le caratteristiche sono adeguate, le
risposte sono di proporzione e durata ridotte e quindi si ha un rapido
superamento dello stress, senza conseguenze per la salute; mentre se le
caratteristiche sono inadeguate, l’impossibilità di avere un controllo sullo
stressore, induce risposte molto marcate e di lunga durata, con conseguenze
spesso deleterie per la salute.
Lo stress può essere acuto o cronico.
Lo stress acuto è il più comune
e anche quello più facile da superare; pur non producendo danni all’organismo,
se si ripete frequentemente, può fare emergere sintomi tipo:
- irritabilità, ansia e depressione (le tre emozioni tipiche dello stress);
- tensione muscolare che può determinare cefalea, dolori alle mandibole o alla schiena (se la tensione è particolarmente forte, dolori a legamenti e tendini);
- problemi gastrointestinali (bruciore e acidità di stomaco, oppure flatulenza, diarrea, stitichezza e dolori intestinali);
- aumento della pressione e del battito cardiaco, e palpitazioni;
- estremità fredde;
- capogiri.
Alcune persone vivono una vita perennemente
disordinata; si caricano di mille responsabilità che gli creano non pochi
affanni, fanno tutto di corsa e sono sempre in ritardo. Queste persone
sperimentano lo stress più frequentemente di altri.
Lo stress è cronico quando una
persona si trova in una situazione (ad esempio, matrimonio o lavoro opprimente,
ma anche povertà o conflitti etnico-religiosi) da cui non vede via d’uscita, e
rimane perciò continuamente esposto ad essa. Le persone che si trovano in
questa situazione, col tempo possono assistere alla comparsa di:
- disturbi d’ansia;
- depressione;
- disturbi del sonno;
- spiccata suscettibilità alle infezioni;
- disturbi gastrointestinali (colon irritabile, ulcera gastrica e morbo di Crohn);
- disturbi dell’alimentazione;
- aumento o riduzione notevole del peso corporeo;
- malattie della pelle (acne, eczema, psoriasi).
* a cura di Antonio d'Amore, Psicologo e Psicoterapeuta
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