Franco Veltro direttore del Dipartimento di Salute
Mentale presenta ‘Il Totem dei Sentimenti Spiacevoli’ educandoci a trasmettere
le emozioni. Il
Totem dei Sentimenti Piacevoli è stata la prima favola ideata da Franco Veltro
direttore del Dipartimento di Salute Mentale che proseguendo il viaggio nel
mondo favolistico ha dato seguito a quell’esperienza. Infatti il 27 settembre
alle 18 presso la Biblioteca Albino, a cura di Promosam, sarà presentata la
seconda favola; l’incontro ha per titolo “Le emozioni al centro della città” e
la giornalista Pina Petta intervisterà Veltro su entrambe le esperienze. “ Il
Totem dei Sentimenti Spiacevoli” per i tipi di Guida Editore è stato scritto da
Veltro con la scrittrice Stefania Tinessa. Interverranno anche l’artista locale
Serra e il critico d’arte Picariello.
Totem Piacevoli e Spiacevoli?
I Totem sono un
simbolo, l’esternazione dei valori comuni di una collettività. Scopo della rete
della salute mentale è quello di costruire un percorso di iniziazione per
riconoscere alcuni strumenti condivisi di tutela di salute mentale. Da anni il
cruccio del dipartimento è stato quello di non riuscire ad instaurare un
dialogo con la città. Quella scultura moderna di arte urbana sita di fronte
alla stazione porta sulle ali spiegate una scritta che ricorda l’importanza di
comunicare i sentimenti piacevoli ogni volta che se ne presenti l’occasione. Allo
stesso tempo si iniziava a costruire un percorso innovativo che spostando l’attenzione
della tutela alla promozione della salute mentale si andava a coinvolgere la
comunità sulla tematica della comunicazione basata sul riconoscimento degli
stati emotivi più comuni e diffusi (i sentimenti piacevoli e spiacevoli) e
sulle stesse abilità di comunicazione (come fare le richieste e come ascoltare
l’altro).
Come ha risposto la comunità?
Possiamo distinguere
due fasi: la prima caratterizzata da una forte spinta interna al movimento
della rete culminata con logiche egemoniche e di conflitto che hanno avuto come
conseguenza una indifferenza da parte della comunità. Il movimento si era
circoscritto entro problematiche e tematiche che non hanno prodotto attrattive,
impatto zero sulla collettività, perché centrate sostanzialmente sul concetto
di tutela e non di promozione. L’indifferenza è stata la risposta ovvia da
parte della comunità intera all’incapacità stessa della rete di coinvolgerla. Una
volta superata questa fase di stallo si è registrato l’ingresso di forze nuove,
“giovani pieni di entusiasmo che credono che tutta la vita sia un’opera d’arte”,
nell’indirizzo offerto dal sociologo Baum, come appunto descritto nella favola.
Perché i sentimenti Spiacevoli?
La seconda è
proseguita, nonostante il titolo che potrebbe generare equivoci, molto
positivamente. Proprio per il coinvolgimento dei giovani che hanno collaborato
su tematiche nuove proposte dal Dipartimento: la promozione della salute
mentale nelle scuole attraverso un programma di apprendimento delle abilità di
comunicazione, della definizione di obiettivi personali ed infine la
risoluzione dei problemi. La risposta è stata davvero entusiasmante da parte
dei dirigenti scolastici, dei professori e degli studenti. Contiamo oggi sulla
partecipazione di 5 scuole superiori. Nel programma è prevista l’abilitazione a
comunicare in modo efficace, e lo si può fare se impariamo ad esprimere i
sentimenti piacevoli ma anche quelli spiacevoli. Oggi viene ritenuta di
straordinaria importanza l’intelligenza emotiva, che risulta essere il fattore
principale di successo di molte persone anche se con capacità minime di
ragionamenti di logica-matematica. Il presupposto dell’intelligenza emotiva è
la capacità di riconoscere i sentimenti propri, di saperli valutare e gestirli
nelle varie situazioni in relazione ai propri obiettivi. Bene, gli stati d’animo
più diffusi sono appunto quelli piacevoli e spiacevoli. Insegnare agli studenti
e ai cittadini come riconoscere ed esprimere questi sentimenti e come essere
abili nel definire gli obiettivi significa porre le basi dell’intelligenza
emotiva e quindi di una società migliore
e solidale.
Fonte: Il
Quotidiano del Molise - pag. 6 – lunedì 26
settembre 2011
Nessun commento:
Posta un commento