Lunedì 4 Luglio alle ore 17.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Campobasso torna a riunirsi la Consulta Comunale della Salute Mentale che avrà come ordine del giorno Il Centro di Salute Mentale.
Rete della Salute Mentale Campobasso."Basta poco .... quel poco però che è tanto" (tratto da "Commedia Rock" dell'Associazione Utenti "Liberamente Insieme")
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martedì 28 giugno 2011
lunedì 27 giugno 2011
Iss, benessere psicologico mix di geni, esperienze e stili di vita
Roma, 24
giu. (Adnkronos Salute) - Il nostro benessere nasce da un mix di fattori:
esperienze, stili di vita personali e genetica. A questa conclusione è giunto
uno studio pubblicato su Psychological Medicine, condotto dal Centro nazionale
di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell'Istituto
Superiore di Sanità. Lo ricerca è stata condotta su 742 coppie di gemelli, tra
i 23-24 anni arruolati nel Registro Italiano Gemelli, curato dal Cnesps. Sui
volontari sono state esaminate le 6 dimensioni del benessere psicologico (in
base al il recente modello psicologico di C. Ryff). ovvero : l’autonomia
(capacità di resistere alle pressioni sociali che spingono ad agire in
determinati modi), le relazioni positive con gli altri (avere relazioni
interpersonali soddisfacenti e caratterizzate da fiducia) la crescita personale
(avere la sensazione di realizzare le proprie potenzialità), l’accettazione di
sé (delle proprie qualità sia positive che negative, avere sentimenti positivi
nei confronti della vita passata), lo scopo nella vita (avere la sensazione che
la propria vita presente e passata abbia un significato) e la padronanza ambientale
(possedere un senso di padronanza e competenza nell’utilizzare efficacemente le
opportunità offerte dall’ambiente).I risultati dello studio, quindi, indicano
come nel benessere psicologico pesino sia l'ambiente che la genetica. "In
particolare - sottolineano Antonella Gigantesco e Corrado Fagnani, coautori
della pubblicazione - i fattori genetici influenzano largamente le relazioni
positive con gli altri e la padronanza ambientale, mentre i fattori ambientali
giocano un ruolo preponderante per quanto riguarda l’autonomia e la crescita
personale. I risultati hanno anche mostrato che i fattori ambientali che hanno
un’influenza sull’autonomia non sono gli stessi che hanno un’influenza sullo
scopo nella vita, la crescita personale e l’accettazione di sé". Il peso
dei fattori genetici, però, non esclude la necessità e l'efficacia di azioni di
promozione della salute mentale. "Questi risultati - conclude Gigantesco -
rafforzano la crescente consapevolezza che la promozione del benessere e della
'salute mentale positiva' non solo è possibile ma fortemente auspicabile.
Specie in specifiche popolazioni come gli adolescenti e le puerpere, e nei
luoghi di lavoro. Anche per la considerazione, suffragata da ampie evidenze
scientifiche, che l’assenza di benessere psicologico rende gli individui più
vulnerabili agli eventi stressanti e alle malattie, mentre, quando c'è, aumenta
le difese immunitarie e favorisce le capacità di recupero".
martedì 21 giugno 2011
Che la Speranza di molti possa divenire realtà.
Oggi ospitiamo l’intervento di
Giampietro Petrone, Presidente dell’Associazione “Liberamente Insieme”, il
quale oltre a fare una dettagliata cronaca della giornata del 30 maggio scorso,
giorno in cui è stato proiettato il cortometraggio “Messaggio di Speranza”,
compie una profonda riflessione sulle
speranze dei soggetti affetti da disagio mentale senza tralasciare alcuni
tratti della sua personalissima esperienza.
Buona lettura.
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Il giorno 30 Maggio scorso, in
una sala della Tipolitografia Lampo, in Contrada Colle Delle Api, si è tenuta
la “ prima” della presentazione del Cortometraggio “ Messaggio di Speranza”,
girato quasi interamente in Albania. Alla presentazione è intervenuta una
numerosa rappresentanza di persone, tutte interessate al Cortometraggio ed alle
problematiche relative alla Salute Mentale, qui a Campobasso. Questa serata è
il frutto di un progetto di collaborazione internazionale che ha visto la
Regione Molise, rappresentata dal D.S.M. di Campobasso, e la Terra di Albania,
rappresentata dal Servizio di Psichiatria di Skutari, interagire per scambiarsi
esperienze e metodologie per la lotta allo Stigma ed il reinserimento sociale
delle persone con una malattia mentale. Diversi incontri si sono succeduti a
Skutari, tra il Direttore del D.S.M. di Campobasso, Dott. Franco Veltro,
insieme ad alcuni suoi collaboratori e l’equipe di Psichiatria di Skutari, per
definire le linee di intervento che in Albania dovrebbero adottare; l’Albania è
una terra dove il benessere che
caratterizza l’ Europa non è ancora arrivato ed in molti ambiti, compreso
quello della psichiatria, vi è un arretramento a causa della scarsità dei mezzi
e delle metodologie. Di qui il ruolo, nel progetto internazionale, del D.S.M.
di Campobasso, che doveva fornire strumenti efficaci per portare più avanti le
realtà della Psichiatria in Albania. La Nostra Associazione “Liberamente
Insieme” è stata coinvolta nel progetto soprattutto riguardo alla lotta allo
Stigma; così il Rappresentante della Stessa, Gianpietro Petrone, la Squadra di
calcetto del Centro Diurno di Campobasso, alcuni operatori psichiatrici, il Direttore
del D.S.M. ed alcuni suoi Colleghi, si sono recati a Skutari per l’evento del
Torneo di Calcetto che ha suggellato questa collaborazione. Il torneo di
calcetto, che vedeva impegnate le squadre di Skutari, Troia e Campobasso, è
stato poi l’asse portante della storia raccontata nel Cortometraggio. La storia
narra l’esperienza fallimentare di un Albanese che aveva riposto tutte le sue
aspettative in una integrazione nel Nostro Paese e che avendo, poi, perso anche
quello che aveva, se n’era tornato in Albania dove fu accolto in un Ospedale
Psichiatrico. La vita gli era stata avversa,ma non l’aveva abbattuto e nessuno
gli poteva impedire di sperare, anche se soltanto in una partita di calcetto.
lunedì 20 giugno 2011
Combattere lo stigma del malato mentale. La Regione Molise è stata capofila di un progetto di collaborazione con l’Albania.
Lo scorso 30 Maggio una numerosa folla ha seguito entusiasta ed attenta, presso la sala “AxA” della tipografia Foto Lampo de La Palladino Company, prima la proiezione del cortometraggio ‘Messaggio di Speranza’ e successivamente il dibattito che ne è seguito.
Di seguito riportiamo l’articolo del 1 Giungo scorso, di Stefano Venditti, apparso su Il Nuovo Molise. Buona lettura.
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CAMPOBASSO. La malattia ed in particolar modo quella mentale può trasformarsi in solitudine, in un completo distacco, voluto o forzato, dalla realtà, dal mondo che ci circonda. Attorno al mondo della salute mentale e dei suoi molteplici aspetti, medici e sociologici, in passato ma anche nel presente sono maturati stigmi e pregiudizi che sono difficili da estirpare. Malgrado la deistituzionalizzazione degli ospedali psichiatrici e dei notevoli passi in avanti compiuti dalla psichiatria, alcune, per così dire, antiche credenze rimangano ancora ancorate al malato di mente. La deistituzionalizzazione è il percorso che procede nella trasformazione graduale delle condizioni di vita, di trattamento, di cura, di costruzione di diritti dei pazienti con la progressiva sostituzione delle regole dell’internamento con regole fondate sulla contrattualità piena paziente-operatori: eliminazione della dimensione di controllo totale proprio dell’istituto; superamento della cultura dell’internamento; forte propositività delle procedure di inclusione sociale; sostegno globale alla persona come tale; graduale ricostruzione piena dei diritti; procedure di empowerment; coinvolgimento della popolazione; lotta contro lo stigma; superamento di approcci monodisciplinari e riduzionismi biologistici e psicologistici.
giovedì 16 giugno 2011
Corso di formazione intensiva 13 - 16 Giugno
È iniziato lo scorso 13 Giugno il corso di formazione intensiva per il trattamento di gruppo non farmacologico dell'ansia e degli attacchi di panico della durata di 3 giorni organizzato dall'ASReM. Il corso è rivolto ad un numero molto ristretto di medici, psicologi ed infermieri. Diretto e condotto dal Dr. Marco Lussetti, che ha lavorato con questa metodologia in Australia e nuova Zelanda, dove come è noto sono effettuati prevalentemente interventi basati sulle prove di efficacia scientifica.
Il corso è rilevante per due ragioni: la prima di carattere epidemiologia in quanto l'ansia, è opinione comune, è in aumento ed ha un'alta prevalenza nella comunità.
L'altra ragione riguarda la Sanitá pubblica, in quanto si tratta di un intervento non farmacologico (il contenimento della spesa farmacologica è obiettivo prioritario) e di gruppo, quindi efficiente.
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